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Fin da piccola dicevano di me: ha "l'argento vivo addosso!". La mia incontenibile energia era il mio modo di esistere. Nella danza come nella vita, proprio questa estrema vivacità, sono state e sono il segreto del mio successo.

Per i bambini di oggi, purtroppo le cose sono cambiate: alcuni sostengono che i comportamenti indesiderati o le difficoltà siano disturbi, da curare, come specifiche malattie, in assenza totale di prove scientifiche oggettive: (esami del sangue, tac al cervello, risonanza magnetica, test genetici ecc.), affermando che siano comunque alterazioni fisiche o chimiche nel corpo).

Dislessia, disgrafia, iperattività, discalculia, deficit d'attenzione... sono parole divenute oggi d'uso comune a tal punto che nessuno riflette più sul loro effettivo significato o veridicità.

Stabilire parametri standard di uniformità delle intelligenze e delle personalità, come regola di adeguamento sociale; introdurre test di domande o osservazioni soggettive, per la misurazione di ciò che è definito normale, passando attraverso una serie di acquisizioni che se non avvengono nei termini e tempi stabiliti dai programmi scolastici, in modo automatico, senza porsi altre domande riguardo ai metodi d'insegnamento, alla comunicazione e all'educazione, porta inevitabilmente a fondare il presupposto culturale atto a creare il vivaio dei presenti e dei futuri portatori di "disturbi".

Ciascuno di noi risponde in modo differente a stimoli e domande, ciascuno di noi ha modi e stili differenti nel fare e nell'eseguire un compito, un lavoro o una mansione che gli viene affidata.

Non siamo tutti uguali e questo è un pregio e un motore di ricchezza e di libertà.

E' molto importante intendere che ciascuno ha tempi differenti di apprendimento e di stile nell'eseguire le cose.

Se fossi nata oggi, per la mia incontenibile energia, unita al fatto di non esser mai riuscita a "far di conto" avrei una diagnosi e un'etichetta d'iperattività e discalculia.

Al posto della danza per incanalare la mia incontenibile vitalità, mi avrebbero dato programmi didattici ridotti, un piccolo calcolatore e forse una pillola per farmi stare ferma.

Così al posto di un'étoile della danza, oggi forse sarei uno zombie.

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Credo che ogni genitore, osservando attentamente il proprio figlio, senza pregiudizi, senza giudicarlo, scoprirà la grandezza di ciò che è, il suo specifico talento, osservandolo in quello che fa senza paragonarlo agli altri, senza competizione, senza conflitto, capirà, amerà, avrà fiducia, solo allora ciascuno troverà anche la strategia più idonea per affrontare un ostacolo che non è un problema, ma una sfida, un cimento, un modo per trovarsi, insegnanti, genitori e figli, più forti. Accresciuti.

Sono divenuta Presidente dell'Associazione non-profit: PENSARE oltre Movimento Culturale, per comunicare e ispirare un punto di vista differente sull'infanzia.

Desidero che i bambini di oggi, uomini di domani, abbiano la medesima opportunità che abbiamo avuto noi di crescere attraverso i veri valori della formazione: arte, sport, vera didattica e contatto con la natura, in un Nuovo Rinascimento per l'Infanzia.

Un buon cittadino non è tale perchè pedissequamente adeguato a un parametro, ma lo è quando è armonico nel dare agli altri il proprio contributo di originalità nel rispetto della differenza.

E questo rispetto della differenza occorre avvenga in ogni ambito della società: nella scuola, in famiglia, nello sport, nel divertimento.

Questo è l'invito e l'occasione che PENSARE oltre Movimento Culturale vuole suggerire.

I Bambini di oggi sono gli uomini di domani. Il Futuro di questa civiltà.

ELISABETTA ARMIATO

Presidente di PENSARE oltre

Già Prima Ballerina Interprete del Teatro alla Scala

ELISABETTA ARMIATO, già Prima ballerina Interprete al Teatro alla Scala ed étoile della Danza italiana nel mondo oggi Presidente di PENSARE oltre Movimento Culturale