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Chi è l'ipovedente e cos'è l'ipovisione?

 

La persona ipovedente è colui o colei che in seguito ad una malattia visiva, subisce una serie di cambiamenti funzionali dell‘occhio, o di altre parti del sistema visivo (annessi oculari, vie ottiche, ecc.) che si traducono in una compromissione della propria capacità visiva o  ipovisione in termini di riconoscimento dei dettagli caratteristici di un oggetto e/o ad una riduzione del campo visivo cioè una diminuzione della percezione dello spazio circostante, una riduzione della sensibilità al contrasto e della capacità nel riconoscere i colori.


Con tali deficit il soggetto ipovedente si trova ad affrontare un nuovo e peggiore status di vita relativamente alle relazioni sociali derivanti dal suo stato visivo, che influenzerà inevitabilmente il suo comportamento con gli altri.


Tutti, dai professionisti impegnati nella sua riabilitazione visiva ai famigliari, devono essere coscienti dello stato visivo in cui esso è stato proiettato, stato di difficoltà nel leggere, scrivere, guardare il televisore o orientarsi nello spazio sia di casa che all’aperto. Tale situazione potrebbe essere vissuta negativamente con ripercussioni sulla considerazione di se stesso e sul proprio futuro, potrebbe essere vissuta come senso di abbandono, la sensazione di essere giunti alla “fine” e conseguentemente di abbandonare la voglia di fare (leggere, scrivere, cucinare, relazionarsi con altri, ecc.).

 

Bisogna quindi essere sempre molto positivi quando ci si relaziona con il soggetto ipovedente, essere propositivi, enfatizzare anche un piccolo miglioramento dell’acutezza visiva rispetto alla situazione precedente, sia che utilizzi un ausilio visivo o meno. Solitamente se vi è una marcata diminuzione dell’acutezza visiva significa che è stata colpita una zona centrale della retina, in particolare la fovea dove sono contenuti i coni, quei particolari recettori che ci permettono la visione considerata normale dei 10/10. Qualsiasi problema a carico di tale zona retinica porta ad una diminuzione delle performance visive del soggetto. Se la zona colpita è quella periferica, il soggetto avrà difficoltà di orientamento nello spazio.


Il miglioramento delle performance visive può essere raggiunto tramite l’utilizzo di ausili visivi che nella maggior parte dei casi portano ad avere un ingrandimento dell’immagine a livello retinico dell’oggetto osservato. Lo scopo di tale ingrandimento è quello di stimolare un’area retinica di maggior superficie e quindi rendere riconoscibile il target osservato. Non sempre questo è possibile, ma comunque può essere meglio di non riuscire a leggere o fare nulla. In altri casi è possibile migliorare la qualità dell’immagine retinica utilizzando delle opportune lenti filtranti.
 


Gli ausili per gli ipovedenti, cioè i sistemi o occhiali ingrandenti o ingranditori, possono essere classificati in:

OTTICI: vengono anteposti all’occhio e si suddividono ulteriormente in microscopici e telescopici.

Sistemi microscopici:


- Lente di ingrandimento: tale ausilio è solitamente costituito da una lente positiva di differente potere a secondo dell’ingrandimento richiesto (anche oltre 18 ingrandimenti). L’ultima generazione di lenti è costituita da una lente di Fresnel che a fronte di una lieve perdita di trasparenza permette una riduzione degli ingombri dell’ausilio. Le più evolute sono dotate anche di un'illuminazione a led per rendere più agevole la lettura.

 

 

- Sistemi microscopici binoculari: tale ausilio consiste di un occhiale con due lenti positive di determinato potere in base all’ingrandimento richiesto, se il potere è particolarmente elevato la distanza di lavoro / lettura sarà molto ravvicinata e per supportare lo sforzo in convergenza le lenti sono costruite con un prisma base interna per supportare e rendere meno affaticante l’utilizzo di tale sistema ingrandente.

 

 

Rammentiamo che a maggior potere positivo corrisponde un maggior potere ingrandente, ma contemporaneamente si riduce la distanza di lavoro e l’ampiezza del campo visivo osservato, non di meno si osserva anche un aumento delle aberrazioni. È quindi di fondamentale importanza individuare il giusto sistema ingrandente per ogni determinata esigenza. Solitamente non esiste una solo sistema ingrandente per risolvere le esigenze di una persona ipovedente, ma più soluzioni personalizzate e studiate insieme con l’interessato atte a risolvere supportare la disabilità visiva nelle differenti circostanze della vita. Vedere da vicino per leggere non è la stessa cosa di scrivere o scegliere un prodotto in un supermercato, guardare il televisore non è la stessa cosa di riconoscere il nome di una via o un display luminoso alla stazione.

Sistemi telescopici: possono essere di due tipi Galileiani o Kepleriani.


Tali sistemi costituiti da due lenti sono più complessi dei precedenti, ma possono essere utilizzati con opportuni accorgimenti sia da lontano che da vicino in più permettono una distanza di lavoro maggiore rispetto ai sistemi microscopici. Di contro si presentano come un piccolo cannocchiale montato sull’occhiale e quindi alle volte viene accettato con riserva dall’utilizzatore.
Utilizzando tali sistemi l’ipovedente deve stare ad una distanza ben definita per poter utilizzare al meglio l’ingrandimento fornito, per facilitare questo, si può utilizzare un apposito leggio dove apporre il materiale di lettura.
 


I sistemi microscopici e telescopici riescono quindi a fornire delle valide soluzioni a molti ipovedenti. Quando però gli ingrandimenti necessari al miglioramento della performance visiva sono molto elevati o nel caso i precedenti sistemi siano particolarmente affaticanti durante l’uso, si può ricorrere anche ai sistemi elettronici.


SISTEMI ELETTRONICI:

 

- Sistemi elettronici da casa: sono essenzialmente dei video ingranditori da tavola, composti principalmente da una struttura metallica che supporta una telecamera con dispositivo autofocus per la ripresa dell’oggetto da osservare, da un monitor ad alta definizione su cui riprodurre l’immagine, da un piano di lavoro scorrevole su cui posizionare il materiale da visionare. L’ausilio è dotato di alcuni funzioni, di semplice apprendimento, che permettono di ingrandire, modificare il contrasto e il colore di ciò che si sta osservando.

 

 

- Sistemi elettronici portatili: sono ausili o dei video ingranditori portatili, molto comodi e flessibili costituiti da una videocamera incorporata e inclinabile, da uno schermo LCD di grande luminosità e da semplici funzioni che permettono di modificare l’ingrandimento, il colore o il contrasto dell’oggetto da osservare. I sistemi di ultima generazione permettono anche il fermo immagine. Il fatto che siano facilmente trasportabili possono essere utilizzati sia in casa che all’esterno.
 


Il soggetto ipovedente è particolarmente sensibile alla quantità e qualità di illuminazione presente, sia in ambienti interni che in quelli esterni. Per migliorare la performance visiva in ambienti interni è possibile utilizzare apposite lampade che forniscono un emissione di luce tale da aumentare il contrasto e quindi migliorare la lettura.
Per migliorare la visione in ambienti esterni è possibile far uso di opportune lenti filtranti. Anche in questo caso l’ausilio tende, dove possibile a ridurre l’abbagliamento e a migliorare il contrasto.

 

 

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